Qualche tempo fa, trovandomi tra le mani dei pezzetti di stoffa originale degli anni 50/60, che venivano utilizzati per confezionare il vestito delle donne di Girifalco, decisi di vestire una delle mie bambole, ed ho riprodotto fin nei minimi particolari il nostro costume, con l’aiuto di mia madre, la quale era sarta e ricordava esattamente come doveva essere realizzato il vestito.
Attratta poi dalla bellezza sia dei colori, che delle forme di quest’abito, ho deciso di confezionarne uno a grandezza naturale.
Per quanto riguardava alcune stoffe, come il “panno” è stato facile reperirlo, ma la stoffa per il “dubriattu“, no sono riuscita a trovarla da nessuna parte, nemmeno simile, allora avendo a casa delle lenzuola di tela di una volta, ho mandato a Prato, la patria dei tessuti e delle tintorie questa stoffa, così mi sono fatta tingere la stoffa originale che era bianca, nel color “indaco”, quello del “dubriattu”, la camicetta l’ho reperita in un baule di mia nonna , a “fhoddalicchia”, avevo del pizzo originale e u “carpitiaddu” me lo tessuto con le lane originali una signora di circa ottantenni e forse è stato l’ultimo lavoro che ha fatto, perché ormai stanca di tessere.
Adesso osservate dopo tanto lavoro che cosa sono riuscita a realizzare con le mie mani!!!
Sapete neanche io ci credo, forse per voi che lo vedete sembra niente di straordinario, ma per me che ho dovuto mettere insieme tante cose!!!
Comunque è’stato un lavoro veramente interessante sia dal punto di vista della ricerca, sia della realizzazione.
Adesso osservate questa ragazza, dalla bellezza mediterranea, che ha posato per me, per realizzare il servizio fotografico.
ALTRO MATERIALE LO TROVATE AL SEGUENTE LINK
http://bigmico.wordpress.com/2008/05/10/girifalco-e-il-costume-tradizionale-delle-donne/
IL SITO DI MIO FIGLIO, MI HA PUBBLICATO UN ALTRO ARTICOLO PRIMA CHE IO AVESSI IL BLOG. E’ INTERESSANTE!!! VISITATELO.
tutte le foto sono coperte da copyriht
Fantastico… prima lo hai fatto con la bambolina..e ora con la modella in carne ed ossa!! E che modella, dove l’hai trovata? E’ bellissima:)
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Allora ti è piaciuto, penso che questo articolo sia unico nel suo genere, almeno per quanto riguarda il costume del mio paese, cioè Girifalco.
prossimamente pubblicherò anche quello con la bambolina.
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mamma sei davvero brava spero che il tuo blog sia sempre piu ricco di novità…tvb
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Sono proprio felice, che il mio blog ti piace, ma ancora ho tante cose belle da pubblicare, passa a visitarmi ogni tanto.
Grazie.
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Dai dai ce le hai messe la foto…sono proprio buffa! Devo dire che mi sono immdesimata proprio bene nella parte della “vera calabrisella”. Sei stata proprio brava a cucire e riportare tale e quale il vero abito antico e ti ammiro molto per tutta la pazienza che hai nel creare i tuoi lavori manuali e nel seguire con amore i tuoi bambini. Un bacio a presto,
Veronica
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Bene, bene ed ecco la nostra Calabrisella, anzi per meglio dire “a Cirifharcota”. Sono contenta che il Post ti piace.
Passa a visitarmi ancora.
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Che bellezza pensarla al lavoro e vedere il risultato suggestivo. Complimenti sinceri
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Grazie, perchè non si è soltanto fermata alle schede ma ha voluto conoscere altro di me.Complimenti per suo il sito, non potevo fare a meno di andarlo a visitare, anche perchè questa usata da lei è una nuova metodologia, rispetto a quella del Cornoldi he usai io tanti anni fa. E se ne avessi bisogno… nella mia carriera scolastica, saprei a chi rivolgermi. Grazie ancora.
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