Tutto su Halloween

Per quanto riguarda questa riccorrenza, non farò niente, vi propongo di leggere questo aticolo tratto dal  seguente link.

http://bigmico.wordpress.com/2007/10/30/la-menzogna-di-halloween/

 

Il tempo è una spirale: le varie stagioni si alternano rincorrendosi continuamente e ci danno la possibilità di carpire questo lento susseguirsi tramite ricordi sensoriali. Profumi, suoni e colori particolari risvegliano nella mente immagini e ricordi scritti in maniera indelebile nelle stagioni passate. Alcuni ricordi sono comuni a molte persone: viene associato il colore rosso al Natale, l’odore di salsedine all’estate, il suono delle campane alla Pasqua mentre altri sono molto più intimi e singolari.
Personalmente lego questo periodo dell’anno, l’avvicendarsi tra il mese di ottobre e quello di novembre, all’odore e ai colori dei garofani e dei crisantemi, che usualmente si portano in omaggio ai defunti le cui spoglie riposano nei cimiteri. Penso che molte altre persone abbiano in mente questa correlazione ma il consumismo e l’esoterismo vogliono imporre alle generazioni future nuovi immagini e colori: l’arancione delle zucche, il nero dell’occulto e le istantanee di mostri e streghe.
Chi mi conosce o ha semplicemente letto il mio profilo sa che sono cattolico ma voglio analizzare il fenomeno “Halloween” da più angolazioni, in modo da fornire uno spunto di riflessione anche ai non credenti.

Vediamo dapprima cos’è realmente Halloween.

Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day” che letteralmente significa vigilia d’ognissanti.

La ricorrenza: Halloween, nonostante tutti si ostinano ad ometterlo, è una ricorrenza magica. Il mondo dell’occulto così lo definisce: “è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico”, “è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”.

La leggenda: L’antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, che una notte d’ognissanti, dopo aver bevuto viene colto da un attacco di cirrosi epatica che gli provoca la morte. Il diavolo va ad accaparrarsi la sua anima e viene raggirato da Jack: per questo motivo si trova costretto a lasciarlo in vita e a promettere di rinunciare per sempre a portare Jack all’inferno. Jack, trascurando l’evoluzione della malattia, muore un anno dopo. Non avendo vissuto un’esistenza virtuosa, viene rifiutato in Paradiso e non trova posto nemmeno all’inferno a causa del patto stipulato precedentemente con il demonio. A modo di rito allora il fabbro intaglia una grossa rapa mettendovi all’interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.

La tradizione: Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono un’enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliare. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o’ lantern. Utilizzate la notte d’ognissanti perché si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.

I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano accoglienza né all’inferno ne in Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla zucca-lanterna e ottengono dolci in cambio della loro “benevolenza”. Trick-or-treat è l’usanza del “dolcetto o scherzetto”. Trick or treat letteralmente significa: “trucco o divertimento”, “stratagemma o piacere” ma che ha il significato originale di “maledizione o sacrificio”.

Una prima analisi laica ci dovrebbe portare a rigettare una colonizzazione economica che, sfruttando una sciocca e cieca globalizzazione, vuole propinarci questa nuova trovata commerciale. Bisogna quindi avere voglia di divertirsi senza limiti, visto che ci si trova di fronte alla notte dove tutto è permesso; bisogna intrattenere i bambini, quindi… HAPPY HALLOWEEN! Con questo augurio e con delle funamboliche trovate ci si accinge quindi ad addobbare negozi, organizzare feste, insegnare l’inglese ai bambini in modo alternativo e improvvisare qualche carnevalata a scuola o in ufficio. E’ giusto impiantare nelle nostre tradizioni qualcosa che non ci è mai appartenuto? Per quale motivo allora non fare anche la festa del ringraziamento o della presa della Bastiglia? Non sarebbe giusto piuttosto festeggiare “Tutti i Santi” ed educare i bambini alla giusta commemorazione dei defunti?

Accingiamoci ora ad affrontare Halloween in un ottica di fede.

Il 31 ottobre, è una data importante non soltanto nella cultura celtica, ma anche nel satanismo. E’ uno dei quattro sabba delle streghe. I primi tre segnavano il tempo per le stagiono “benefiche”: il risveglio della terra dopo l’inverno, il tempo della semina, il tempo della messe. IL quarto sabba marcava l’arrivo dell’inverno e la “sconfitta” del sole, freddo fame, morte. La festa cattolica di Tutti i Santi non è legata ad Halloween, è stata instaurata da Papa Gregorio IV nell’anno 840, originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all’inizio di novembre al fine di detronizzare il culto s »Samhain. In inglese la vigilia si chiama “All Hallowed Eve”, che divenne poi Halloween. Tutto questo ci viene propinato come un innocuo divertimento, come un secondo carnevale in cui i bambini possono scorrazzare per le strade travestiti da mostriciattoli… In realtà questa falsa leggenda è montata sulla duplice menzogna che l’uomo può essere più furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno. Il fenomeno Halloween, nella tradizione, nei costumi e nel commercio, è un insieme di rituali e una pratica di stregoneria sia che chi lo faccia consapevolmente o meno. Sull’innocenza di questa carnevalata esoterica voglio riportare le parole di Padre Gabriele Amorth, esorcista della Santa Sede: “Mi spiace molto che l’Italia, come il resto dell’Europa, si stia allontanando da Gesù il Signore e, addirittura, si mette a omaggiare satana”, dice l’esorcista secondo il quale La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sottoforma di gioco. L’astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato in forma ludica, innocente. Anche il peccato non è più peccato al mondo d’oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, libertà o piacere personale.” “L’uomo”, conclude Padre Amorth, “è diventato Dio di se stesso, esattamente ciò che vuole il demonio”. E ricorda che intanto, in molte città italiane sono state organizzate le feste della luce, una vera e propria controffensiva ai festeggiamenti delle tenebre, con canti al Signore e giochi innocenti per bambini…”

Trovo bellissima questa iniziativa, non organizzerò una festa per la vigilia di “Tutti i Santi” ma sicuramente mi unirò alle preghiere degli altri cristiani. Mi piacerebbe che tutti i cattolici facessero la stessa cosa…

3 pensieri riguardo “Tutto su Halloween

  1. Cercavo qualcosa di carino da proporre ai miei alunni per Halloween, ma dopo la lettura dell’articolo da te proposto ho decido di non far nulla. Neanche decorare l’aula.
    Ma non voglio che passi senza significato i giorni della festa di tutti i Santi.
    Cercherò d’inventarmi qualche lavoro per far capire che non rimaniamo a casa per festeggiare Halloween, ma per festeggiare il primo novembre e la commemorazione dei defunti.
    Sei stata di grande aiuto.

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